Tanti amici in questi giorni mi hanno girato l’articolo provocatorio uscito sul Sole24 ore dove Seth Godin pare scagliarsi contro i social: “Il guru del marketing contro i social: «Non servono ai brand, riscopriamo l’attenzione»” Lui parla di attenzione e di ritorno alle origini, al DNA della marca, alla sua autenticita, alla narrazione consapevole per le persone che osno interessate ad ascoltare, e ribadisce con tono polemico: «Dobbiamo far scendere i brand dalla giostra dei social media, che va sempre più veloce, ma non arriva mai da nessuna parte. È giunto il momento di smettere di convincere con insistenza e di disturbare o fare spamming, fingendo di essere i benvenuti. Siamo in una fase storica accelerata che non ammette però scorciatoie e occorre concentrarsi su un percorso lungo e sostenibile, tornare all’autenticità, che passa necessariamente dalle esperienze. A meno che tu non stia vendendo teoremi matematici, stai vendendo emozioni. D’altronde siamo umani, non cyborg. Almeno per ora», Nel libro poi inizia un discorso sul ruolo dell’mpatia Cosa consiglierebbe a questa nuova generazione di professionisti per …