Come ha scritto Riccardo Scandellari nel suo ultimo post siamo arrivati ad un altro livello di innovazione, dove l‘intelligenza artificiale comincia a vivere di vita propria, impara e diventa una scrittrice o forse per ora solo uno “scriba” che scrive e replica quello che è già stato scritto prima dagli “umani”.

Questa nuova piattaforma intelligente si chiama ChatGPT:

Chat GPT, noto come Chat Generative Pretrained Transforme, è uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale che utilizza algoritmi di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane all’input dell’utente.

Incuriosita sono andata subito a vedere come funzionava. Entrata, registrata (c’era una waiting list) ho cominciato subito ad usarla e a testarla.

ChatGP é una piattaforma dove si fanno delle domande e l’AI risponde in base a quello che gli si chiede.

Le ho chiesto una cosina facile facile, ovviamente in inglese visto che la piattaforma è solo in questa lingua.

ChatGp rispondi a questo : “Che cos’è l’amore? e poi “Mi ami?” giudicate voi le sue risposte:

Le risposte le trovo un po’ asettiche, ma ChatGP continuerà ad imparare in maniera super veloce e presto darà delle risposte interessanti e “naturali” che potranno essere integrate nei nostri post, nelle nostre presentazioni e nella nostra vita quotidiana.

ChatGP diventerà nostra amica e ci aiuterà? Oppure farà spegnere la nostra vena creativa e demanderemo ad una macchina l’estro della nostra scrittura?

Magari a breve ChatGp scriverà il suo primo libro, ma eguaglierà mai il genio creativo e l’anima di un Hemingway, di una Jane Austen o di una poetessa come Alda Merini?

Come scrive ChatGP nelle sue risposte sull’amore: “…sono una macchina senza emozioni e sentimenti”, senza quello dove stà la creatività?

Le persone vinceranno sulle macchine solo se useranno il loro vantaggio competitivo fatto di sentimenti, di improvvisazione, di pensiero non lineare e di emozioni.