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Paura di fallire ? Non sei solo.

Mi rivolgo a voi con una domanda diretta: chi di voi non ha mai avuto paura di fallire? So che può essere un argomento difficile da affrontare, ma credo che sia importante parlarne apertamente. La paura di fallire è una delle emozioni più comuni e comprensibili che possiamo provare nel corso della nostra vita. Ma perché ci viene questa paura? È il timore del giudizio degli altri? E’ la preoccupazione di non essere abbastanza bravi? O forse il terrore di perdere tutto ciò per cui abbiamo lavorato duramente? Indipendentemente dalla causa, è fondamentale capire che la paura di fallire è normale. È umano sentirsi così. E vi assicuro che tutti prima o poi ci siamo sentiti incapaci di fare qualche cosa e con il terrore di fallire. Ma ciò che conta davvero è come affrontiamo questa paura. Affrontare la paura di fallire non significa ignorarla o reprimerla, ma abbracciarla e imparare da essa. Ecco alcune riflessioni che potrebbero aiutarti: 1?? Riflettere sulle proprie paure: Identificate cosa vi spaventa realmente. Mettere a fuoco le vostre paure …

Ascolti il tuo consumatore? 5 regole d’oro per farlo.

Quali sono le regole per capire il nostro consumatore? Quali sono i mezzi che abbiamo per ascoltarli ? Le domande di chi lavora nel marketing sono sempre le stesse. Che si parli di un lancio di un nuovo prodotto o del calo delle vendite o delle quote di mercato le domande sono spesso queste: ” Ma al consumatore piacerà? Lo comprerà? E per quale benefit comprerà il nostro prodotto? E perché non compra più quest’articolo?” Parlando di beni di largo consumo, i dipartimenti di marketing rispondono a questa domande con ricerche di mercato di tipo qualitativo o quantitativo, mettendo in test quasi tutto dagli spot pubblicitari, ai prodotti di varia natura, alla user experience del sito, al nuovo claim, è un continuo testare e testare.

Non riesco a leggere e a scrivere da quando c’è il Covid19.

Ci ho messo un pò a scrivere, a ritornare a scrivere, in queste settimane di sospensione, di lavoro a distanza, in questo tempo indescrivibile intriso di pulizie, preparazione di pranzi e cene , di passeggiate con il cane, di smart working e di videoconferenze, io non avevo più voglia di scrivere. Il troppo era ed è un insieme di informazioni sul COVID-19, numeri, decessi contagiati, insomma un bollettino di “guerra” contro uno sconosciuto ed invisibile virus. Un rito che si ripeteva e si ripete ogni giorno dopo le 18.

Un inizio 2020 strano: Sanremo e l’età.

“Tutto scorre, nulla rimane fermo. Eraclito” Un inizio d’anno interessante, diverso, strano che mi ha fatto personalmente un pò paura. Twitter  è stata la mia lettura preferita sia a gennaio che a  febbraio,  è la mia fonte di news realtime  perchè riesce sempre con poche parole (il tweet) a cogliere il mood di questo anno bisesto, strampalato e folle : Tante cose successe in poche settimane che mi ha fatto riflettere sul cambiamento e su come tutto scorra, nulla si ferma, e la grande consapevolezza che NON siamo al centro dell’universo.L’altra cosa che mi ha fatto notare lo scorrere del tempo è stato Sanremo, guardando la classifica finale  dei famosi Big sono rimasta perplessa, (ha vinto un certo Diodato ma chi é?)  conoscevo  solo metà dei nomi in gara e allora mi sono detta, azzz qui si sta diventando vecchi e ho capito che la frase che cito durante i corsi sul digital vale anche per me: “Tutto ciò che è al mondo da quando sei nato è normale e ordinario. Lo consideri parte naturale del modo …

Stressati? Meditazione, e mindfulness da provare.

I manager di oggi sono le persone che sono sottoposte al maggior stress possibile e pare che le donne manager soffrano molto di più rispetto ai colleghi maschi. Sicuramente c’è della verità in quello che dicono, per esperienza personale, da donna oltre al lavoro, quando rientro ho da seguire altre cose che si accumulano ed ecco perchè cerco di non saltare mai la mia lezione di Yoga, il mio angolo privato dedicato solo a me. Lo stress è la prima epidemia  della nostra civiltà (Deepak Chopra)

Ferie odi et amo? 3 cose positive e negative a confronto.

L’Italia è la terra dei creativi, dei procrastinatori, dei geni, dei fannulloni, del fantacalcio, delle veline e dei discorsi sul: “Dove vai in ferie?” che partono a fine giugno. E’ il paese che ad Agosto si ferma, entra in una bolla eterea che tiene l’economia, le agenzie, i clienti e tutti in uno stato limbico per un mese, non succede piu’ nulla, non si prendono decisioni.