L’Italia è la terra dei creativi, dei procrastinatori, dei geni, dei fannulloni, del fantacalcio, delle veline e dei discorsi sul: “Dove vai in ferie?” che partono a fine giugno.
E’ il paese che ad Agosto si ferma, entra in una bolla eterea che tiene l’economia, le agenzie, i clienti e tutti in uno stato limbico per un mese, non succede piu’ nulla, non si prendono decisioni.
Agosto è sacro per gli italiani e sicuramene fare un break al lavoro aiuta molto, ma pensandoci bene oltre alle cose positive le ferie si portano dietro anche il loro “lato oscuro”. Negli ultimi anni ho vissuto personalmente questa altalena di emozioni fra euforia prepartenza, crisi esistenziale durante le ferie e piccola crisi malinconica al rientro. Ecco qui una mia personale interpretazione delle cose positive e negative che si portano dietro le ferie.
Le 3 cose super positive delle ferie sono:
Il periodo pre-ferie è il piu’ felice.
L’attesa del piacere è essa stessa un piacere.
(Gotthold Ephraim Lessing)
La carica emozionale che ci dà un viaggio è presente in ogni momento, dalla pianificazione, alla prenotazione, fino al viaggio e al soggiorno stessi. Anzi, è proprio la fase organizzativa a fornire la carica di felicità più immediata.
A prescindere dal tipo di vacanza, la verità è che viaggiare ci rende felici. Questo vale sia per un soggiorno in una villa a 5 stelle super lusso sulla spiaggia, che per una vacanza in un bed & breakfast sperduto in campagna. Un recente studio svolto da parte di Booking.com rivela che viaggiare ci dà una carica emozionale tale da farci preferire una vacanza rispetto ai momenti più importanti della nostra vita personale, come il matrimonio (49%), uscire con il partner (51%) o avere un bambino (29%). Inoltre, il 77% degli intervistati dice che quando si sente giù di morale, prenota una vacanza e si sente più felice. Lo studio ha coinvolto 17.000 persone in 17 paesi diversi, ed ha svelato come per la maggior parte di loro un’esperienza di viaggio crei più felicità rispetto alle cose materiali (70%).
Il potere del sole. L’anti stress naturale.
E’ una cura contro malumore e stress. L’esposizione al sole spinge l’organismo ad aumentare la produzione di serotonina, l’ormone del benessere, il cui rilascio nell’organismo diminuisce durante la stagione invernale poiché l’esposizione del nostro corpo alla luce solare è minore. Aumentano inoltre i livelli di melatonina, che contribuisce ad alleviare l’umore nero.
Stimola La Vitamina D ed è essenziale per lo sviluppo e la crescita delle ossa e perché lo scheletro mantenga a lungo la sua robustezza. Il corpo se la procura in parte attraverso alcuni cibi, come il latte o il salmone, ma soprattutto sintetizzandola durante l’esposizione al sole.
Il sole poi allevia alcuni problemi della pelle, chi soffre di psoriasi e di alcuni tipologie di dermatite si sarà certamente accorto degli effetti positivi del sole su di esse, tanto da farle scomparire durante l’estate, per mia figlia é un toccasana, i piccoli puntini invernali spariscono e la pelle le torna liscia e compatta.
E poi il sole ci fa sentire piu’ belli e sani, Il motivo principale per cui le donne non rinunciano all’esposizione al sole è che l’abbronzatura le fa subito sentire più belle e senza il bisogno di aggiunta di odioso trucco, e diciamolo anche gli uomini sono piu’ belli.
Aumenta la lucidità di pensiero.
La vacanza ci dà la possibilità di “pulire” la nostra testa dalle piccole cose inutili donandoci una nuova prospettiva e ristabilendo i giusti equilibri nella nostra vita.
I valori e gli obiettivi si rivelano e ci prendiamo il tempo per riflettere su chi siamo, cosa vogliamo e dove vogliamo andare.
Alla fine, al rientro cominceremo a scrivere i nostri buoni propositi per l’anno che inizia e con l’obiettivo di fare del bene a noi, al nostro fisico, ci iscriveremo in palestra (per poi abbandonarla magari in ottobre). Ma a fine agosto tutto diventa possibile, una nuova vita sebra veramente possibile e sembra già di pregustarla.
Ma ci sono anche 3 cose negative sulle ferie.
Le ferie ci confondono.
Per lo stesso motivo per cui ci rendono lucidi, ci rendono anche consapevoli dei nostri stati d’animo, delle nostre fragilità e di pesi e zavorre che ci portiamo sulle spalle e che vorremmo lasciare li’ su quella spiaggia o su quel monte, per rientrare a Settembre tutti piu’ leggeri.
Mettono in discussioni legami duraturi con mariti, fidanzati, possono minare amicizie di lunga data, e quindi le ferie hanno un potere distruttivo.. e costruttivo.
Il mare puo’ stressare (vale soprattutto per le madri)
Per una madre, il mare o montagna con i figli è un periodo stressante, si perchè li abbiamo assieme a noi tutto il giorno e dobbiamo intrattenerli, guidarli, farli divertire.
Pensate alle madri che arrivano con passeggino stracariche di giochi, borse frigo e cambi per i bambini. La routine mare con in “nani” è da militari, sveglia all’alba, preparazione di tutti i figli, movimento verso il mare, rientro alle 12, lavaggio di tutti i membri, pranzo, nanna e alle 16 si replica , preparazione di tutti i figli, movimento verso il mare, rientro alle 19, lavaggio di tutti i membri, cena, post cena con passeggiata e pit stop a macchinette, giostrine varie e poi verso casa dove si crolla esausti alle 23.
Il rientro ci rende malinconici.
L’euforia pre-ferie al nostro ritorno viene sostituita da uno stato nalinconico al nostro rientro, che ha un che di romantico alla “Sturm und Drang”, ma che vanifica quasi immediatemente i poteri di una bella vacanza.
E quindi si sono in ferie e quindi sono nella fase di autoanalisi per mettere tutto in discussione e farmi questa bella crisi esistenziale per finire allo stress da rientro come dal grafico qui sotto:
E voi a che stadio siete?
Buone ferie a tutti, e non pensate troppo.