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Human Marketing, si può? Gli albori di un “rinascimento” culturale.

In queste ultime settimane, dopo il viaggio in Honduras a pulire le spiagge dalla plastica, ho preso sempre più coscienza di quanto il business e il marketing stiano cambiando e come alcune persone siano alla base di un nuovo movimento culturale ed economico.

C’è una corrente sotterranea che fluisce sotto il volere di multinazionali, di imprenditori senza scrupoli, di chi offende la natura e le persone.

Leggendo articoli o contenuti sui social capisco come le persone siano sempre più stanchi della volgarità intellettuale e verbale, stanchi di rapporti troppo digitali e poco analogici, stanchi del tempo che non basta mai, di ritmi serrati, stanchi di chi inquina il nostro pianeta, mari, boschi, fiumi e le nostre città senza rendersi conto del conto che, forse non noi, ma i nostri figli dovranno pagare.

L’era della volgarità intellettiva e di marketing senza valori è finita. Sento che siamo  agli albori di un Rinascimento culturale, emotivo, di relazione, e valoriale per il business.

Luca Vivan , che ha ispirato quest’articolo su Linkedin ha scritto una grande verità parlando di Human Marketing:

Quello che desidero è uno Human Marketing, parole di valore per dare voce a realtà che veicolano valori, sostenibili, per loro, per noi, per il pianeta. Un’economia nuova è fatta di aziende, liberi professionisti, associazioni che coltivano i valori necessari per ritrovare l’umanità perduta dietro secoli di pessimo marketing, di persuasione più o meno occulta, di manipolazione e se posso essere sincero, anche di un po’ di bugie.

Parole forti, che possono offendere, ma che vanno dritte al dunque.

Trovo che ci siano sempre più persone che vogliono recuperare i valori di questo  “rinascimento culturale”, basato sul rispetto, sulla bellezza, sull’arte, la filosofia e l’equilibrio fra lavoro e vita personale.

La domanda é: “Si puo’ conciliare tutto questo con il business:  Secondo me Si.”

Ci sono diversi esempi che mi portano a dare una risposta affermativa:  il nuovo posizionamento di lotta alla plastica di SodaStream, dei gruppi spontanei su Linkedin che parlano di ritorno ai valori nel business ed eventi e seminari spontanei che ricordano grandi pensatori del passato che hanno cercato di coniugare la figura dell’imprenditore con quella del pensatore.

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Olivetti era un grande pensatore perché ha saputo coniugare profitto e solidarietà, impresa e cultura, produzione e bellezza.

La cosa che ritengo più straordinaria dell’azienda Olivetti degli anni ’70-80 era la presenza di ingegneri che lavoravano a stretto contatto con creativi, filosofi e poeti. I quadri d’arte erano negli uffici come anche vicino alle catene di montaggio.

 

Ci sarebbe da auspicare ad un Rinascimento Culturale, alla volontà di creare un business ed un marketing più umani.

Perchè tutti noi abbiamo bisogno di più bellezza, rispetto e valori per vivere appieno la nostra vita.

Ricordiamoci che ogni movimento culturale di massa è nato da poche pensatori che con grande coraggio hanno poi trascinato la società verso momenti aulici come il Rinascimento o la Belle Epoque.

Voi da che parte state?

 

 

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