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Il Digital Gap, lo vedi negli occhi dei giovani.

In Italia esiste un grande vuoto da colmare: un vuoto non solo tecnologico per le piccole e medie aziende italiane, ma un vuoto di conoscenza del mondo Digitale.

I giovani questo vuoto lo stanno colmando da soli, imparando, leggendo, frequentando corsi il venerdì sera e il sabato mattina. E in tutto questo i vertici aziendali cosa fanno?

Vi rispondo prima con un video di Montemagno che sto usando per aprire tutte le mie lezioni sul Digital per le aziende, Digital Transformation: No Grazie

Gli imprenditori e i dirigenti italiani davanti alle trasformazione digitale  sembrano stanchi, impauriti, apatici, e mi sono chiesta perché?

Alcune frasi scoperte grazie a Francesco Favaro su come reagiamo alla Tecnologia in base all’età mi hanno aiutato a capire:

  1. Tutto ciò che è al mondo da quando sei nato è normale e ordinario. Lo consideri parte naturale del modo in cui il mondo funziona.
  2. Tutto ciò che viene inventato tra quando hai quindici e trentacinque anni è nuovo, eccitante e rivoluzionario. E lo consideri innovativo. Probabilmente su questo puoi costruirci una carriera.
  3. Qualsiasi cosa inventata dopo i trentacinque anni è contro l’ordine naturale delle cose. E viene vista male e in modo pessimistico.

(Dal libro di Douglas Adams, Il salmone del dubbio.)

Ecco forse per le persone dai 40 anni in su, il Digitale sembra contro l’ordine naturale delle cose, difficile da capire e da “usare” nel business. 

Io di anni ne ho più di 40 e come faccio a tenere il passo? Cerco di aggiornarmi di continuo, anche se  ogni tanto è faticoso, e richiede tempo. Un piccolo segreto?

Mi faccio aiutare dai ragazzi giovani, chiedo aiuto a mia figlia di 15 anni per Instagram, chiedo ai ragazzi che lavorano con me, delle nuove features di Facebook Ad, e assieme sperimentiamo su Amazon le nuove piattaforme media.

Io chiedo come si fa a chi ne sa di piu’ di me e poi si prova assieme a “fare”, nel Digitale bisogna adottare la mentalità da Startup: “Try it, fail fast and start again!”

Cominciate anche voi a chiedere e a provare cosa potrebbe funzionare a livello digitale nella vostra azienda. I famosi Millennials vi aiuteranno, sono molto generosi nella condivisione delle informazioni e  sono inclini alla prova e al risultato.

L’ho capito soprattutto a febbraio quando sono stata ospite di Marketers Academy per una giornata di formazione sulla Digital Strategy, una giornata formativa realizzata dai Millennials e per  i Millennials, e poi questo wekeend a Treviso dove ho tenuto per la Business School CUOA,  un seminario  di Digital Strategy con una classe mista Millennials ed Executive.

Mi sono chiesta cosa fa alzare dal letto di sabato mattina le persone per un evento che inizia alle 9.00, che trade off c’è fra il proprio tempo libero e un sabato passato a parlare di business dopo una settimana di lavoro.

Poi ho capito che i ragazzi giovani si stanno colmando da soli il famoso GAP Digitale, forse perchè le aziende non danno la possibilità di farlo o forse perchè i corsi spesso non sono sempre adeguati.

Alla luce di tutto questo penso che siano più i Senior, che prendono decisioni strategiche di business, ad aver bisogno di formazione digitale.

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Facciamo più corsi per gli Executive, gli imprenditori, i Direttori Commerciali di 60 anni, perchè queste persone non sono nativi digitali, ma migranti digitali: persone che hanno imparato a utilizzare le tecnologie digitali in età adulta.

I migranti digitali spesso non parlano lo stesso linguaggio dei giovani, non comprendono l’enorme potenziale di business delle nuove piattaforme digitali, e soprattutto non lasciano ai giovani lo spazio e la libertà per provare nuove vie in azienda, che sia nel marketing digitale, nello sviluppo prodotto o nei processi.

Abbiate coraggio Executive, let it go.. and flow… sarete sicuramente sorpresi.

 

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