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L’Influencer Marketing sta cambiando faccia.

Per anni, la formula era semplice: brand + influencer = engagement.

Ma ora? Non basta più.

Non è che l’Influencer Marketing non funzioni più, ma la sua efficacia è cambiata.

Il pubblico oggi è più scettico e consapevole: è bombardato ogni giorno da messaggi promozionali, e i consumatori sono diventati bravissimi a individuare la pubblicità costruita, quella “forzata”.

Quando un influencer pubblica un post sponsorizzato, anche se genuino, il rischio è che venga percepito come qualcosa di poco autentico.

Ecco alcuni motivi specifici per cui il vecchio modello di Influencer Marketing non è più sufficiente:

1. Saturazione del mercato – Gli utenti vedono centinaia di post sponsorizzati ogni giorno, molti dei quali ripetono gli stessi messaggi, gli stessi prodotti e persino le stesse frasi. Questo sovraccarico crea stanchezza e disillusione verso il contenuto degli influencer, portando gli utenti a ignorare i messaggi.

2. Perdita di autenticità – Gli influencer più grandi, che sono diventati delle vere e proprie celebrità, possono risultare meno credibili quando parlano di prodotti sponsorizzati. Anche per influencer di nicchia, un’eccessiva varietà di sponsorizzazioni rischia di rendere i post promozionali meno autentici. Il pubblico percepisce la differenza tra un consiglio sincero e una collaborazione costruita.

3. Nuove aspettative del pubblico – Le persone vogliono storie reali, “imperfette” e sentite, non immagini perfettamente curate. Vogliono vedere come un prodotto si inserisce nella vita di chi lo usa davvero, senza filtri. Ed è qui che i contenuti generati dagli utenti (UGC) brillano: sono genuini, spesso imperfetti e quindi molto più convincenti.

4. Crescita del micro-influencer e dell’UGC – L’attenzione si sta spostando dai macro-influencer ai micro e nano-influencer (o addirittura agli utenti comuni) perché il loro contenuto è percepito come più autentico e meno “costruito”. Le community di micro-influencer sono spesso più coinvolte e fiduciose rispetto a quelle più grandi, perché c’è una relazione più stretta e un legame di fiducia.

Non sai da dove iniziare?

Ecco tre tips rapidi per partire con micro-influencer e UGC:

  1. Trova micro-influencer affini: Non guardare solo ai follower, ma alla loro connessione con il pubblico e ai valori condivisi. Profili di nicchia funzionano meglio per contenuti autentici.
  2. Coinvolgi i clienti con hashtag dedicati: Crea un hashtag brandizzato e invitali a condividere le loro esperienze. Premia i contenuti migliori per aumentare la partecipazione e il senso di community.
  3. Usa strumenti per raccogliere UGC: Piattaforme UGC Italia o Speekly possono aiutarti a monitorare e gestire facilmente i contenuti degli utenti, rendendo il processo più efficace e integrato.

Inizia con piccoli passi, coinvolgi la tua community e fai del contenuto genuino il cuore della tua strategia. È qui che il marketing trova la sua vera forza: nelle persone reali.

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