Il nuovo spot del profumo Kenzo World è un inno alla libertà; la libertà della donna e la libertà dei consumatori dagli spot patinati del mondo della cosmetica (ci ho lavorato e conosco bene le diverse dinamiche) .
Ovvietà? Preferisco pensare a una presa di coscienza e al grande coraggio di un grande direttore marketing.
La giovane attrice Margaret Qualley, che mette in campo le sue doti di ex ballerina, si lancia in una coreografia scatenatissima e un po’ folle, alla ricerca di una violenta catarsi fisica. Il tutto si svolge sulle note della canzone Mutant Brain scritta da Sam Spiegel e Ape Drums.
Spike Jonze firma la regia dello spot per il lancio della nuova fragranza della maison Kenzo che si chiama Kenzo World, tutto un’altro mondo.
Margaret Qualley è affascinante nella sua imperfezione, ha i capelli spettinati, ha il trucco sbagliato, balla come fosse in mezzo ad un gruppo di guerrieri facendo l’ Haka e ha movenze e gesti che ricordano i film di Lara Croft e Matrix.
Tutto questo mix di immagini, e suoni la rende pero’ terribilmente sexy. E vera. Una ragazza vera, irrispettosa delle regole, a cui piace giocare e che esprime la sua identità e la sua libertà.
Le donne di oggi sono anche questo, l’essenza e il connubio dell’amore romantico e patinato con la forza irriverente di antiche sacerdotesse e streghe.
Il regista Jonze ha fatto centro ricongiungendo i 2 aspetti primordiali dell’essere femminile.
I creatori della fragranza, del profumo la definiscono a così : Kenzo World: “L’occhio è sia femminile e potente allo stesso tempo.”
“The eye is both feminine and powerful at the same time”
Come sempre, c’è chi ha criticato o chi ha osannato questo video; io penso che sia stato un grande atto di coraggio del mondo della pubblicità e penso che la direzione possa essere solo questa per il futuro.
La comunicazione deve liberare, deve acclamare il consumatore e la persona: il prodotto fa solo da sfondo.
Come una doccia fredda poi ieri viene lanciata in Italia il #Fertilityday la nuova campagna pubblicitaria del Ministero della Salute sulla fertilità voluta da Beatrice Lorenzin, nostra ministra.
La campagna ha avuto molta risonanza sui media ma il risultato è stato molto negativo con tweet accesi e contestazioni da parte di donne, uomini e perfino di aziende.
Il Fertility day? Retrogrado, osceno e aberrante questa la descrizione della promozione fatta dal Il fatto Quotidiano.
Questa campagna ha suscitato tante polemiche, e le donne non si sono riconosciute nell’immagine che trasmette.
Roberto Saviano su twitter:
Il
#fertilityday è un insulto a tutti: a chi non riesce a procreare e a chi vorrebbe ma non ha lavoro. E il 22 mi rovinerà il compleanno.
E’ una pubblicità vecchia, scontata, brutta e poco rispettosa della persona: delle donne come degli uomini che non si possono permettere di fare un figlio; di coloro che proprio non hanno la possibilità di avere dei figli.
Quello che posso dire io da donna e madre di una tredicenne è che le auguro di crescere e vivere selvaggia, un po’ sbagliata, e spettinata come nello spot di Kenzo.
Voi che ne pensate?