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Il coraggio nei periodi difficili è vitale.

Il coraggio è importante sempre, ma soprattutto nei periodi difficili e di transizione, il coraggio è essenziale per creare un nuovo modo di fare business creando valore per la comunità.

Con il Covid19 ho visto molte persone ed aziende terrorizzate dalla paura, hanno cominciato a tagliare investimenti e non hanno saputo innovare o lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Dall’ altra parte ho visto anche aziende e persone che hanno saputo reagire molto velocemente e hanno portato risultati oltre le aspettative con una nuova energia e con un nuovo modo di lavorare.

I periodi difficili sono come dei ponti che traghettano verso il futuro. Le crisi scuotono le fondamenta dello status quo, rompono le regole e gli schemi ma portano con sé un’energia nuova e vibrante.

In Italia di periodi difficili ne abbiamo avuti fino agli anni ’70, poi è stato un continuo inno al consumismo, alla crescita e c’è stata una costante diffusione della ricchezza che ha portato la società ad un livello di benessere e di tranquillità invidiabile, e pensavamo soprattutto che potesse durare per sempre.

E’ la prima volta in decenni che qualcosa di esterno ed incontrollabile ci scuote, abbiamo provato veramente la paura fisica, un’incertezza che blocca che non fa sperare nel futuro, una reazione mista di paura e stupore.

La mia generazione e quella dei ragazzi più giovani non hanno mai sperimentato né guerre, né carestie, ma solo un crescente benessere descritto molto bene da Luca Ricolfi nel suo libro “La società signorile di Massa”

La transizione verso una società opulenta avviene solo tra gli anni ottanta e i primi anni duemila, coinvolge essenzialmente i ceti medi, e riguarda beni che, visti con gli occhi di chi era adulto ai tempi dell’austerità (anni ’50-70) sono beni voluttuari o di lusso, talora perfino frivoli. Non l’auto, ma la seconda auto, non la casa, ma la seconda casa al mare o in montagna, non la bici o il pallone ma lo sci, non le solite vacanze ma weekend lunghi e ripetuti e le ferie in paradisi più o meno esotici.

E’ del tutto nuovo per noi provare fisicamente la paura e l’incertezza, il terrore di perdere il lavoro, di perdere una persona cara, di ammalarci, è come sentirsi bloccati in un limbo impastato di incertezza e fatto solo di presente.

Questo fango ha però dentro sé dei germogli di novità e di forte e profondo cambiamento.
Le crisi come portano sempre con loro un senso di sconforto, di fastidio, ma ricordate che il vero cambiamento ha bisogno di tensione e fastidio per avvenire.

L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.” Giovanni Falcone

Davanti a voi avete uno dei periodi più affascinanti, incredibili e di cambiamento mai sperimentati. Non abbiate paura di provare, di sperimentare, di ricostruire un business o di lanciarlo da zero.

Il digitale ci dà la possibilità di connetterci con le persone come mai era successo prima, il digitale ci dà la possibilità di imparare ogni giorno e di cambiarci e di trovare veramente cosa ci piace e cosa ci appassiona.

Usate questa paura per creare, per rompere le regole, per trovare nuove strade, e facendolo fatelo pensando di fare non solo del bene a voi stessi ma anche alle persone che vi circondano e al vostro pianeta, che è la vostra casa.

Un esempio meraviglioso di resilienza e coraggio è il business esordiente creato da Quadricuore, un sito di abbigliamento sostenibile fatto da ragazzi che credono veramente nel cambiamento e nel fatto che ogni gesto può impattare sul nostro ambiente.

Il sito e-commerce è stato lanciato a fine 2020, prima le vendite arrivavano solo dal passaparola fra amici. Loro non hanno avuto paura, ci hanno creduto ed investito e vi assicuro che non hanno i budget milionari che magari potete avere voi.

Courage, mon coeur, tu peux le faire. Coraggio mio cuore, ce la puoi fare.

 

 

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