Today is the day! Se vivessi a Seattle sarei sicuramente una fra i primi clienti di Amazon Go, ci andrei per curiosità e per vivere l’esperienza “free cashier shop”.
AmazonGo apre dopo 5 anni di test, di prove, di fallimenti, sono arrivati effettivamente in ritardo rispetto a quello che ci avevano detto, ma dovevano testarlo adeguatamente per essere pronti allo scontro titanico con i retailer fisici quali Walmart o Costco.
L’acquisizione fatta da Amazon di Wholefoods (la catena Bio per eccellenza disegnata per i Millennials) a luglio 2017 ha sicuramente dato il knowledge necessario ad Amazon per testare, imparare e ottimizzare il negozio fisico usando le leggi fondamentali dei food retailer.
Questo ha dato una marcia in più per fronteggiare il rivale storico: Walmart. Da sempre in competizione, i 2 colossi si sono fatti battaglia a livello di acquisizioni varie.
Walmart d’altro canto si sta specializzando nell’ecommerce Grocery con 2 modalità di spesa online, con consegna a casa, o ritiro della spesa direttamente in negozio all’ora prescelta, proprio per fronteggiare il delivery di Amazon Pantry (la spesa a casa).
Ed ora capiamo meglio come funziona Amazon Go e come impatterà in futuro a livello Retail:
Nessuna cassa, nessuna coda, solo tanta tecnologia.Sembra magia, ma non lo é, e il negozio è pieno di telecamere nascoste alla “Big Brother”.
L’utente scarica la App di Amazon Go e fa ckeck in all’entrata con il proprio smartphone, l’impressione é quella di essere all’entrata della metropolitana. Il negozio è piccolo circa 200 mq, ed è molto simile ad uno dei minimarket di città.
L’esperienza all’interno del punto vendita diventa poi da consumatore normale, si prende dagli scaffali la merce di cui si ha bisogno e la si mette nella propria borsa, la tecnologia interviene di nuovo all’uscita, non ci sono casse, si esce e il tutto viene addebitato sul proprio conto Amazon.
Le linee basi dei supermercati come Esselunga pero’ l’hanno implementata anche loro. La parte di fresco, di insalate, sandwich e succhi freschi ti accoglie all’entrata come nella migliore tradizione.
Hanno una sezione dedicata ai prodotti Wholefood e si sono focalizzati sul ready to go con prodotti già pronti da mangiare e sul ready to cook sapendo bene che il loro utente “millenial” ha poco tempo per cucinare e preferisce già avere la selezione degli ingredienti pronti da cucinare al volo.
“We do the Prep.You be the Chef.”
Il resto dell’assortimento, come da regola dei supermercati tradizionali, è legato alle specificità locale, dove i prodotti che vanno di piu’ nei supermercati fisici a Seattle sono assolutamente presenti a scaffale.
A questo punto, mi chiedo, tutta questa energia ed investimenti fatti in 5 anni per questo primo punto vendita, porteranno a quale tipo strategia Retail ?
Due le ipotesi di cui si discute su tutti i magazine internazionali, ma non confermate da Seattle:
- Amazon darà in licenza ad altri Retailers il know how della loro tecnologia o,
- Si costruiranno il loro impero di negozi fisici?
Io opto per la seconda, Amazon non investe per regalare ad altri, lo fa per vincere, ogni settore toccato da Amazon è stato rivoluzionato e “disrupted” di conseguenza, io ora aspetto solo il “roll out” di altrettanti punti fisici prima in US e poi in Europa.
I Retailer classici cercheranno sicuramente di colmare il gap, ma dovranno essere molto veloci ed intelligenti.
Voi cosa ne pensate?