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Il Marketing è solo per i Matti.

Mi sono chiesta piu’ volte se sia quasi una malattia lavorare nel marketing, spesso infatti noi “Marketers” ci comportiamo in maniera strana per il resto del mondo.

Quando racconti che lavori nel marketing, spesso la reazione, è di una faccia di quelle, ah siiii..ma allora che fai?

E da qui si pensa che uno non faccia fondamentalmene nulla o chissà che. Mia mamma e mia nonna non sanno ancora bene cosa faccio e fanno finta di niente o forse si vergognano e non me lo dicono. Se a mia figlia chiedono che lavoro fa la mamma,…bè allora lei dice.. si fà le pubblicità in tv, o si mette le cose dentro al supermercato.

Per lavorare nel Marketing secondo me bisogna avere una vena di pazzia, una pazzia creativa, lavorare nel marketing é come entrare nel Paese delle Meraviglie di Alice.

“Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui.” Lewis Carroll

Allora benvenuti nel regno dei matti e adesso vi descrivo le cose che noi Marketer facciamo da maniaci compulsivi e ossessivi.

1 – Ogni Spot televisivo, pagina pubblicitaria, o spot radiofonico è fonte di commenti. Cioè noi non guardiamo la televisione come le persone normali, ma ogni spot è fonte di critiche o elogi e di possibili cambiamenti che si sarebbero potuti fare. Leggere una rivista non è sola lettura, è il check della pubblicità dei competitor, è vedere quanti publiredazionali sono presenti o se le pagine della riviste sono aumentate o diminuite.

 

2- Noi rimettiamo a posto gli scaffali nei negozi. Mia figlia si vergona se vado in un negozio, infatti per me è come fare “storecheck” ovvero vado a vedere come il mio prodotto sia posizionato a scaffale e comincio a riordinare. Si imbarazzante lo so ma siamo fatti cosi.

 

3- Noi alle feste, anche quelle dei bambini, pensiamo di essere ad un evento di PR, e cominicamo a fare il chek sulla location, sull’organizzazione. Ovviamente i commenti si fanno anche sul cibo e sugli invitati e l’intrattenimento.

 

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4 – Per noi i social sono lavoro, e i nostri parenti ed amici ci guardano male quando ci mettiamo a twittare, a fare un post su instagram, o facebook.. se poi usiamo snapchat con le faccine.. bè vabbè lasciamo stare.

5- Ogni prodotto nuovo acquistato viene scandagliato nei minimi dettagli. Guardiamo il packaging usato per l’esterno, poi passiamo allo “spacchettamento” e quindi controlliamo i diversi pezzi, la loro disposizione, il libretto di istruzione. Poi passiamo al prodotto stesso e siamo estreamente critici, ma se il prodotto ci sorprende siamo pronti a raccontarlo a tutti.

Questi sono solo alcuni esempi della nostra “deviazione” mentale sul mondo che ci circonda.

Se non avete ancora preso paura e avete ancora voglia di fare parte di questo grande circo che é il marketing, vi rimando al mio articolo sulle 5 skills che ogni “marketer” dovrebbe avere nel 2016. Attenzione però sappiate che con il passare del tempo diventerete anche voi delle persone particolari, molto sensibili all’estetica, al buon gusto, all’innovazione, ma anche estremamente critici. Insomma delle specie di “troll” rari.

Spero di avervi fatto sorridere, ovviamente ora aspetto tutti i miei colleghi di marketing che qui sotto mi raccontano le loro piccole “manie”.

Namaste

Petra

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2 Comments

  1. …..”Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario… lei mi crede pianista in un bordello”….
    Jacques Séguéla….ci sentiamo un po’ così 🙂

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